Olio del Vùlture.
Da oggi è Dop
La denominazione di origine protetta a nome Vùlture serve a certificarne il processo produttivo, la qualità dei passaggi dal campo alla bottiglia, oltre che a garantire la provenienza.
La Dop è stata conseguita allo scopo di tutelare il territorio, ma anche di svelarlo a chi ancora non lo conosce in maniera approfondita.
MARCHIO UFFICIALE DELLA DOP
Il Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Protetta per l’Olio Extravergine di Oliva Vùlture raccoglie la maggior parte dei coltivatori, dei frantoiani e dei confezionatori dei nove comuni ricadenti nell’area geografica a D.O.P. “Vùlture” (Atella, Barile, Ginestra, Maschito, Melfi, Rapolla, Rionero in Vùlture, Ripacandida e Venosa), che hanno costituito un’unica realtà finalizzata alla difesa e promozione del loro olio.
Oggi c’è come una acquisita consapevolezza delle proprie forze, con il manifesto coraggio di apparire con i propri volti, le proprie mani, senza più il timore di rappresentare un mondo periferico, lontano dalla città, confinato nelle campagne.
Oggi, attraverso Vùlture Dop e la sua unica etichetta commerciale Olio Vù, c’è sicuramente il riscatto, e tutto lo scatto d’orgoglio di una regione, la Basilicata, vissuta fino a non molto tempo fa ai margini. Oggi non è così, e basta partire dal progetto dei frantoiani del Vùlture per rendersene conto.
Si sono uniti – fattore inusuale per chi conosce l’Italia, sempre divisa e separata – e hanno trovato nel nome Vù il proprio elemento distintivo e connotante.
L’impegno di Frantoiani del Vùlture è stato riconosciuto ufficialmente con l’istituzione della Dop Vùlture.
Presidente del Consorzio di Tutela
Vùlture Dop
Dott. Giuseppe Masturzo